Die Regimentschronik gibt eine sehr gute Beschreibung der Situation an der Ancre. Ein Auszug soll an dieser Stelle zusammen mit originalen Bildern dargestellt werden. Viele Einzelheiten dieser Beschreibung finden sich bei Dieter ebenso wieder.
La nostra avventura continua sull'Ancre, un piccolo affluente della Somme, all'estrema ala destra del saliente. Mentre il fronte aveva cominciato a stabilizzarsi, qui invece la situazione cominciava lentamente a ribollire. Il 13 novembre gli Inglesi avevano ottenuto un successo significativo con la conquista di Beaumont-Hamel, cosa che ci si aspettava potesse incoraggiarli a compiere ulteriori passi per la conquista del prossimo obiettivo, la città di Bapaume. […] La corsa verso le nostre posizioni rimarrà per sempre nella memoria degli uomini dell'86°.
einziger blieb der Bahndamm. Auch er bot nicht geringe Schwierigkeiten, denn er war oft getroffen, Schwellen und Gleise hingen in der Luft. In dem völlig zertrümmerten Miraumont entspring mit starker Quelle die Ancre und fließt in einem breiten baumbestandenen Wiesenthal der Somme zu. Hier wurde der Bahndamm verlassen. Es ging am steilen Hange des Ancretales entlang auf Grandcourt zu.
Non c'era alcuna stabilità su nessuna delle strade di avvicinamento, anche le strade lastricate erano state polverizzate dal tiro dell'artiglieria. L'unica strada restava l'argine della ferrovia. C'erano comunque grosse difficoltà, dato che questa era stata già colpita varie volte, e le traversine e le rotaie stavano lì contorte al vento. A Miraumont, ridotta in macerie, l'Ancre aveva rotto gli argini e fluiva copioso in una larga, alberata piana della Somme, parzialmente allagata. Qui lasciammo l'argine della ferrovia. La strada per Grandcourt scendeva giù per uno scosceso pendio lungo l'Ancre.
ht hilfsbereite Kameraden, oft unter grimmigen Witzen sie herausgezogen hätten. Es wurde erzählt, dass vom abgelösten Regiment mehrere Ordonnanzen und Melder in den trügerischen Trichtern ertrunken wären. Weiter watete man durch das ganz zusammengeschossene Grandcourt zur Stellung, die auf den Höhen davor lag. Etwas trostloseres hatten die Füsiliere noch nicht gesehen. Weit und breit kein Halm, kein Baum, kein Strauch, eine Wüste von graubraunem Lehm dehnte sich vor ihren Augen.
Procedere in avanti diventava sempre più difficile. La strada per Grandcourt era coperta da un bello strato di fango, sotto il quale le buche dei proiettili erano completamente invisibili. Le compagnie di testa erano equipaggiate di lunghe pertiche per sondare il terreno con cautela davanti a loro, passo dopo passo. Molti uomini, non così ben equipaggiati, cadevano nelle buche fino alla cintola o al petto e sarebbero annegati se non fosse stato per i loro compagni che li tiravano fuori, spesso con scherzi di cattivo gusto. Abbiamo saputo che alcune ordinanze (attendenti) e portaordini del reggimento cui avevamo dato il cambio erano annegati nelle pericolosissime buche dei proiettili d'artiglieria. A fatica passammo attraverso Grandcourt, completamente distrutta, fino alla nuova posizione sulle alture intorno alla cittadina. Mai i fucilieri avevano visto una tale desolazione. Tutto intorno non c'era più un filo d'erba, un albero, un cespuglio: un deserto di fango grigio e marrone si stendeva davanti ai nostri occhi.
La "posizione" non era neanche degna di questo nome. Non era che una fila di buche di proiettili collegata da un fosso profondo un tre quarti di metro. Si affondava fino alle ginocchia. Per la maggior parte non era più nemmeno riconoscibile come una posizione. Le sentinelle stavano nelle buche riparate alla meglio. I reticolati non erano che una o due linee di filo spinato. Fatto a pezzi in più parti, era praticamente inutile. C'erano alcuni ricoveri sotterranei, vecchie posizioni di artiglieria. In ogni caso, non erano impermeabilizzati ma pieni di fango. gli uomini potevano solo starci dentro seduti. La mancanza di luce ci rendeva particolarmente tristi. I fucilieri sedevano al buio per giorni. La situazione fu raddrizzata solo dopo molte lamentele portate avanti dal reggimento.


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