24. April 1917

Am letzten Nachmittag habe ich Dienst. Schon als ich mich am Mittag der Ferme nähere, sehe ich schon von weitem das Haus in rotem Staub gehüllt. Ein Volltreffer ist soeben eingeschlagen. Kaum bin ich in der Ferme angelangt und habe mich beim Apparat auf dem Dachboden niedergelassen, fährt wieder eine Granate ins Haus. Das halbe Dach stürzt ein, Fenster klirren, Steine fallen, Wände sinken.
Alle noch im Hause Verbliebenen bringen sich in Sicherheit. Auch ich mache mich aus dem Staube. Da fällt mir ein, dass der Apparat noch oben steht. Also noch einmal schnell ins Haus hinein, das jeden Augenblick zusammenstürzen kann, und auf den Boden hinauf! Dort steht noch der Kasten unbeschädigt. Ich baue ihn aus, werfe die Kabeldrähte zum Fenster hinaus, und im Tempo geht es wieder hinunter. Ungefähr 100m vor der Ferme fange ich jetzt die Leitung ab und führe sie in den Unterstand eines Lichtsignalisten hinein. Dort baue ich den Apparat wieder ein. Gottlob, die Leitung ist noch intakt! Gleich darauf erhalte ich den telefonischen Bescheid, dass die Divisionsbeobachtung auf der Mauville-Ferme aufgehoben ist. Jawohl, der Feind hatte sie aufgehoben! Ich hänge mir den Apparat um die Schulter, nehme die Batterie in die Hand und mache mich auf dem Weg nach rückwärts, d.h. [das heißt] nach Vitry. Der Tommy schießt wie verrückt. Mehrmals noch muß ich mich mit dem recht hinderlichen Gerät zu Boden werfen, um den Granateinschlägen auszuweichen. Erst gegen Abend treffe ich ein Vitry ein.

Alles in allem war die Beobachtung auf der Ferme jedoch eine tadellose Einrichtung. Mit aller Deutlichkeit konnte man durch die Scherenfernrohre die Infanterieangriffe verfolgen. Besonders lebhaft waren die Kämpfe um das Dorf Gavrelle und den Bahnhof Roeux. Immer wieder ging unsere Infanterie zum Sturmangriff vor, musste aber ebenso oft wieder zurück gehen, während die Tommies ihrerseits vorsprangen. Wir konnten ganz klar erkennen, wie die Engländer in ganzen Kolonnen auf der Vimy-Höhe heranrückten, ohne dass sie in ihrem Vorrücken ernstlich gestört wurden. Die vorderste Linie war durch das fortwährende Einschlagen großer Brocken ganz deutlich gekennzeichnet.

On the final afternoon I am on duty. Already as I am approaching the farm at midday, I can see from far away that the house is shrouded in red dust. It has just taken a direct hit. I have no sooner reached the farm and settled into the attic with the phone when another shell hits the house. Half of the roof collapses, there is a sound of breaking glass, stones fall and walls cave in.
All of us who were still in the house take cover a safe distance away. I too make my way out of the dust. Then I realise that the phone is still upstairs. So it's back as fast as possible into the house, which could collapse at any time, and up into the attic. The set is still there undamaged. So I disconnect it, throw the wire leads out the window and double downstairs. About 100 metres from the farm I pick up the leads and lay them down into a [Véry] light signaller's dugout. There I set the phone up again. Thank God, the connection is still intact. Immdiately after this, I get a phone message to say that the divisional OP in Mauville Farm has been closed down. Yes indeed, the enemy closed it down! I sling the phone over my shoulder, take the battery in my hand and make my way back from the front, i.e. towards Vitry. Tommy is firing like mad. Several times I have to throw myself flat on the ground in spite of the cumbersome phone set to dodge incoming shells. I don't reach Vitry till that evening.

All in all, though, the OP in the farm was an impeccable setup. With the periscopic binoculars it was possible to observe in great detail the infantry attacks. The fighting was particularly hot around the village of Gavrelle and Roeux railway station. Our infantry stormed the enemy positions again and again, but just as often they had to fall back as the enemy advanced. We could see clearly how the English advanced onto Vimy Ridge in regular columns without their advance being seriously disrupted. The frontmost line was clearly recognisable from the constant fall of great clods of earth [thrown up by shellfire].

Sono di servizio alla fine del pomeriggio. Già a mezzogiorno, mentre mi avvicino alla fattoria, posso vedere da lontano che l'edificio è avvolto da una nube di polvere rossa. Deve essere stato appena colpito da un tiro diretto. Non faccio in tempo a raggiungere la fattoria e prendere posto alla mia postazione telefonica nella soffitta, quando un'altra granata colpisce la casa. Metà tetto crolla con un suono di vetri rotti, di pietre che cadono e di muri che franano.
Quelli di noi che si trovano ancora nell'edificio si rifugiano a distanza di sicurezza. Anch'io trovo la via d'uscita in mezzo alla polvere. Mi rendo conto, allora, che il telefono è ancora di sopra. Così torno indietro il più velocemente possibile nella casa, che può crollare da un momento all'altro, e su di corsa in soffitta. La centralina del telefono è ancora lì, intatta. Allora la scollego, getto i capi del cavo telefonico fuori dalla finestra e ridiscendo precipitosamente le scale. Porto i capi della linea telefonica a circa 100 metri dall'edificio e li butto in un deposito sotterraneo di razzi di segnalazione. Qui rimetto a posto il telefono. Grazie a Dio i collegamenti funzionano ancora. Subito dopo mando un messaggio per comunicare che il posto di osservazione divisionale di Mauville Farm è stato chiuso. Sì, in verità il nemico lo aveva chiuso! Mi metto il telefono in spalla, prendo le batterie e torno indietro dal fronte, cioè vado verso Vitry. I Tommy sparano come matti. Parecchie volte sono costretto ad appiattirmi a terra, nonostante l'ingombro del telefono, per schivare le granate in arrivo. Riesco a raggiungere Vitry solo la sera.

Tutto considerato, il Punto di Osservazione nella fattoria era ben fatto. Con il periscopio binoculare era possibile osservare dettagliatamente gli attacchi della fanteria. I combattimenti erano particolarmente cruenti nei dintorni del villaggio di Gavrelle e della stazione ferroviaria di Roeux. La nostra fanteria tempestava senza sosta le posizioni nemiche, ma altrettante volte doveva ripiegare sotto la sua avanzata. Potevamo vedere chiaramente come le truppe Inglesi avanzavano in colonne ordinate verso il saliente di Vimy, e la loro avanzata non era mai seriamente interrotta. La prima linea era chiaramente riconoscibile dalla continua ricaduta di enormi zolle di terra (lanciate in aria dai colpi dell'artiglieria).